Immaginiamo un mondo in cui, invece di andare in palestra oppure a correre, accendiamo un videogame e facciamo la nostra sessione di attività fisica divertendoci. Sembra fantastico, vero? Quel mondo forse è arrivato, o forse no. Scopriamolo insieme.
Tantissimi bambini e ragazzi passano ore e ore davanti ai videogame, così tanto tempo che ci sono altrettanti genitori preoccupati. Poi ci sono quei genitori che hanno comprato ai figli i cosiddetti “exergames”, ovvero dei videogiochi interattivi che simulano l’attività fisica. Che di per sé sembra una cosa assurda, soprattutto per chi, come il sottoscritto, è cresciuto in campagna, ai piedi delle Alpi, in un luogo spettacolare. Fare attività fisica rinchiusi dentro casa, davanti a uno schermo, non sembra la cosa più salutare del mondo.
Videogiochi interattivi per fare attività sportiva: sì o no?
Personalmente, considero gli exergames come un’involuzione, invece che un’evoluzione: gli aspetti migliori dello sport sono proprio la socialità e l’aria aperta… Ma sarei cieco se non tenessi conto che esistono anche altre realtà, diverse dalla mia. Pensiamo per esempio a chi vive in una metropoli inquinata della Cina o dell’India, o ancora in un luogo così freddo da vedere il ghiaccio per sei mesi l’anno, o al contrario così caldo da sudare soltanto all’idea di mettere il naso fuori dalla finestra… Ecco, per tutte queste situazioni, i videogiochi interattivi possono essere un buon esercizio sostitutivo dell’attività fisica all’aperto.
Gli exergames: che futuro per i nostri bambini?
Secondo uno studio condotto in Canada da un’organizzazione chiamata Active Healthy Kids, i videogiochi interattivi non possono essere considerati sostitutivi dell’attività fisica “tradizionale” , per diversi motivi:
• Il videogioco non fa fare più attività fisica quotidiana ai bambini rispetto a quanto farebbero senza.
• La frequenza cardiaca durante il gioco non è neanche paragonabile a quella derivante da un’attività fisica moderata o intensa.
• Il gioco virtuale perde presto di attrattiva per i bambini, in genere entro pochi mesi.
• I videogiochi non offrono i benefici dell’aria aperta, del sole, della connessione con la natura, delle interazioni fisiche con gli altri.
• I videogiochi aumentano l’appetito dei bambini, senza bruciare un numero adeguato di calorie. Quindi favoriscono l’obesità.
Dobbiamo bocciare i videogiochi interattivi?
La risposta non è univoca: dipende. Se da una parte non possiamo considerarli come sostitutivi dell’attività fisica all’aria aperta, dall’altra possono rivelarsi una buona integrazione all’attività quotidiana di ogni giorno. In parole povere: di sicuro sono più sani che starsene sdraiati sul divano, ma con altrettanta certezza i benefici che portano non si avvicinano neppure a quelli del fitness o del gioco tradizionale. Allo stesso tempo, dobbiamo rilevare che gli exergame possono essere di grande aiuto in alcuni casi particolari, per esempio nelle riabilitazioni, per i ritardi dello sviluppo e nei casi di lesioni.
La vita sana costa fatica, almeno all’inizio
Non esistono scorciatoie o pozioni magiche: per avere una vita sana è necessario faticare, sudare, correre, allenarsi e resistere alle tentazioni, specialmente se conduciamo una vita sedentaria. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’alimentazione: il cibo spazzatura è come una droga, alla quale dobbiamo resistere con tutte le nostre forza, cercando di organizzare la nostra dieta in modo equilibrato.
Invece di spendere soldi per console e videogiochi, possiamo regalare ai nostri bambini, figli e nipoti, dei bellissimi pattini, oppure un pallone nuovo, o ancora una racchetta da tennis, un corso di judo, un tappeto per saltare… Per un bambino, ogni novità è uno stimolo incredibile da provare e da vivere. E ogni nostra azione sarà d’esempio per il suo futuro, ricordiamocelo.